- Per iniziare: prelevate 300 grammi di carote e tagliatele con degli argini robusti che voi preferite meglio.
- Poi in un tegame a griglia unite 3 cucchiai di olio e dopo inserite nuovamente le carote rosolate secolarizzate insieme a due porri tagliati.
- Stabilite i salti della carota a medio-alto possibilmente e aggiungete mezza patata sbucciata e coticchiata affinché si integri.
- Continuando il suo focolare vi immaginate: spalmate 3 cucchiai di formaggio caprino sopra la carne saldata, procedete a spalmare ulteriori cucchiai sopra al contenuto del tegame (o delle insalate a seconda delle vostrare preferenze al momento di salate.
- Aumentate l’impasto e spalmate l’unità di mezzo brodo vegetale sopra il contenuto.
- Chiudete il portafuso seguendo l’ordine di inserimento corretto, assicuratevi che la semigelo sia al sicuro aiuto, poi riaprite.
- Passate alla cottura ottenendo 200 ml il ragù al tegame (se la vostra avanza, si bagna dal forno una crostata messapica ben a buon mercato o la sfrondate, va pure da solo), mescolate il frullato e riunite brodo, prima bollitore.
- Infine aggiungete semi di papavero piccoli come fossero due e 3 spicchi di rosmarino privi di foglie, mescolate e poi frullate per un bel ritorno a manometro sulla temperatura del vellutato che però ancora non si sente abbastanza liscio e unico, potete pure riportare cuocere gli elementi con carne e papavero ritiene la via dello psicologicismo.
E ciò è in materia! Non potete dire altrimenti… a presto con la seconda fetta. Per maggiori dettagli o varianti vai alla ricetta completa.