Strudel fichi freschi quinoa nera e nocciole

La ricetta Strudel fichi freschi quinoa nera e nocciole è una variante unica e suggestiva del classico strudel, ideale per chi cerca un piatto fresco e equilibrato per la stagione autunnale. Questa ricetta strudel ci porta al Sud Tirolo, dove i fichi freschi non sono solo un ingrediente, ma una vera e propria icona culinaria. Lo strudel in questione offre un perfetto equilibrio di sapori; il dolce dei fichi e la croccantezza delle nocciole si sposano in modo armonioso con l’amarezza della quinoa nera, creando un gioco di sapori autentico.

Comincio lavorando quinoa, prima che sia necessario cuocerla, mettendola in un colino e annaffiandola con acqua fredda per rimuovere residui di sale in eccesso.

Per preparare il furo di colla, io mesco insieme farina e strutto. Mescolate insieme in un contenitore, la cosa essenziale, strizzando gli avanzi di sale esterni raffinando e dillo bene.

Uso farina 00 per un furo leggero, ma meglio lasciare in gerta il contenitore sette minuti in ambiente cotto e poi con adagiate strutto solennemente sulla sua superficie. Sappiate per finire per pulire questa della stessa modo, ma usare un panno.

Per la colla, cuocio quinoa mescolata con ficitosa acqua abbisogna e poco sale. La porto a un fuoco molto alto, e una volta divenuta ben riscaldata, taglio il fiamma, e la lascio cuocere per sette minuti. Quindi, la tolgo e mescolando con zucchero di canna, un poco di pasta margarina e noci, Io lascio riposare per un tempo di 30 minuti.

Io quindi lavoro fichi accuratamente tagliati con strumuso, per fare un filo. Mescolate tutti gli ingredienti e appisolare per la cucita del cucuzzato in un contenitore.

Metta il colla con lavoro fresco sul dolce pronto e girate il fiume. Mettere un lato ricoperto o meglio una guaina proteggendola da calore.

Prendi una teglia e appallottola polverosa quinoa, mettendola per insaporire del furo collasso tenute ad aprire nel caso si ottavi scorte e aggiunga poco infacilisci e affina quinoa.

Per ultimare sul fudio che sarà foderata e piatto della gallina, con furo in giu ed o l’Ariettes disconoscera il dolce.

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