La ricetta STROZZAPRETI (nascosti significati anticlericali??) ALLA SCORZA D’ARANCIO, originaria dell’Emilia-Romagna, non è una “ricetta” italiana comune, ma piuttosto l’emblema di un tempo passato ricco di tradizioni e antiche credenze. Il nome “piatto” allude alle strozzapreti, un type di pasta che in passato veniva bollita e fatta girare al contrario per dare l’impressione che fosse stato “strozzato anche il cognome dei preti”. Alcune persone pensano che lo strozzapreti abbia assunto il significato di un complimento o un modo per sbeffeggiare la Chiesa. Tuttavia, quest’interpretazione può anche non essere vera.
In questa versione, non si trovano più iniziative perverse, ma solo uno strozzapreti preparato con le erbe fresche dei campi intorno e gustato con le note morbide della scorza d’arancia.
Per iniziare a preparare questo delizioso piatto, andiamo a listare gli ingredienti necessari, per poi procedere con l’elaborazione e la preparazione dettagliata della ricetta.
- arance
- latte
- noci
- pasta strozzapreti (10-12 minuti nella pentola per tenerli ben seduti)
- patate
- pepe
- ricotta
- sale
- scorza d’arancia
Bolliamo le patate per circa 20 minuti, poi pestiamole una volta ben raffreddate per poi metterle al fuoco con latte, noci e scorza d’arancia. Intanto, mentre arriva al punto giusto di stagionatura, possiamo mettere al fuoco gli strozzapreti gustandoli con il pepe fresco.
Quando la farina ha raggiunto una pastella, possiamo finalmente insaporire la ricotta mescolandola con la scorza d’arancia e il pepe a fine pasto, abbinandoli finalmente al nostro delizioso piatto. Per fine pasto, può essere anche un modo per gustare la ricotta in modo completo.
Scorza di arancia (riduzione): mettete al freezer un’arancia durante 30 minuti, quindi sfilatela bene per fare uscire la scorza. Tostatela a microonde in modo da ottenere la scorza cotta al punto giusto di asciugatura, prima di schiacciarla per farla diminuire di dimensioni.
Fine scorza di arancia: mentre arriva al passo giusto, la scorza non sarà più solida e neanche si possono intravedere delle linee verticali sporgenti, dote che caratterizza la scorza fresca.
Per maggiori dettagli o varianti vai alla ricetta completa.