La ricetta Pizza fritta e mallone è un piatto della tradizione contadina del mio ridente paesino, una pietanza antica della cucina povera locale. È un misto di erbe selvatiche di montagna, lessate, strizzate e abbinate con patate lesse schiacciate, soffritto in padella con olio extravergine di oliva, aglio e peperoncino. È una pietanza che racchiude la storia e la memoria della mia infanzia, e oggi la preparo ancora come si faceva anticamente, con queste verdure selvatiche.
- Raccogliere le erbe e lavarle, lessarle in abbondante acqua, poi rinfrescarle in acqua fredda e strizzarle per rimuovere l’acqua in eccesso.
- Lessare le patate con la buccia, anche nella stessa acqua di cottura dell’erba, sino a cottura ultimata.
- In un tegame, soffriggere l’olio con lo spicchio di aglio e il peperoncino, raffreddare e poi tagliuzzare la verdura col coltello in un piatto e sbucciate le patate e schiacciatele con la forchetta.
- Unire l’olio, aglio e peperoncino alle patate e verde, amalgamare con un cucchiaio di legno e procedere alla cottura in padella.
- Mettere a scaldare un litro e mezzo di acqua, salare e quando ha raggiunto il bollore, aggiungere il finocchietto e versare a pioggia e lentamente la farina di granturco bianca, girando continuamente per evitare che si formino grumi.
- Impastare la farina e acqua per ottenere un impasto liscio e omogeneo, poi versare sulla superficie infarinata e dare la forma di disco impanato da un lato e dall’altro.
- Friggere la pizza con l’olio di semi in padella, voltandola su entrambi i lati e servire.
Per maggiori dettagli o varianti vai alla ricetta completa.
