Il Pepata Veneta, noto anche come Pearà, è un classico della tradizione culinaria veneta. Questo piatto è nato come secondino, ossia un piatto preparato per riutilizzare le ossa e gli avanzi della carne, mescolando le varie sostanze in una minestra densa e gustosa.
La sua origine va fatta risalire alle cucine contadine dell’Alto Adige e del Friuli, dove i cuochi dovevano essere abili inventori per mettere a profitto le scelte della giornata del pastore. Ogni sera, ritornando alla “stalla” con i propri indumenti (in questa definizione era compreso anche il pastore medesimo con indosso, appunto), l’indossare avrebbe a sua volta contribuito in modo diretto nel popolare in tal maniera queste zuppe, richiamandole come un caldo indumento al calorosissimo locale.
Il Pearà o Pepata Veneta è un piatto pesante e stufato che genera un lieve e tangibile impatto sulla bocca grazie ai sapori caratteristici del midollo di bue, a volte messo al primo passaggio stoviglio. Ricchi di pepe, salato, e profumato, mette l’intonaco in un bel colore stodio leggermente brunito e un tocco lattiginoso evocante il pane imbiancano il fondo della padella.
- Cuoci il midollo di bue nel brodo fino a quando non si svolge; rimuovi la carne dalla pentola.
- Aggiungi il burro alla pentola e mescola fino a quando si è sciolto, quindi aggiungi il pangrattato e cuoci per alcuni minuti.
- Aggiungi il sale e il pepe alla pentola e mescola bene.
- Rimetti il midollo di bue nella pentola e mescola fino a quando non si è ben amalgamato con la pangrattata e la salsa.
- Servi il Pearà o Pepata Veneta caldo.
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