Marmellata di mele cotogne, morbida da spalmare, e dal sapore dei frutti “dimenticati”. È una pietanza che mi ricorda la mia infanzia, un piatto che mia nonna faceva con amore e dedizione, sia in questo modo che più densa, detta cotognata, da tagliare a cubetti, era la classica merenda di noi bambini.
Questa marmellata è fatta con le mele cotogne, un frutto antico e molto apprezzato, coltivato per i suoi sapori intensi e unici. Le mele cotogne hanno una buccia grossolanamente dura, ma il suo frutto è morbido e succoso. È una delle più antiche piante da frutto conosciute, coltivata già nel 2.000 a.c. dai Babilonesi, tra i Greci era considerato frutto sacro ad Afrodite e in epoca romana era ben noto, venendo citato da Catone, Plinio e Virgilio.
- Lavare le mele cotogne, metterle in una pentola senza sbucciarle, copritele con dell’acqua fredda.
- Fare bollire fino a quando la buccia comincerà a screpolarsi.
- Pelare le mele e pesarle.
- Passare poi le mele nel passa verdure.
- Mettere la purea di mele in una pentola e unite la stessa quantità di zucchero.
- Mescolare bene e fate cuocere a fuoco medio basso.
- Quando, mettendo un poco di composto su un piattino tenuto in frigorifero a raffreddare, lo vedrete scivolare velocemente la marmellata non è pronta, mentre se rimane ferma la marmellata è perfetta.
- Unite il succo di limone.
- Travasate nei vasetti sterilizzati, chiudere con il coperchio, capovolgeteli e fate raffreddare.
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