Il suo sapore dolce e intenso accompagna con piacere pane e biscotti, contribuendo a renderlo un dessert classico molto amato in Italia e in alcune regioni dell’Europa.
Le albicocche, leggermente amari, sfumano il sapore quando sono cotte a lungo nel miele e nello zucchero.
Il succo di limone aggiunge un tocco fresco, completando il sapore naturale delle albocche bollite.
La marmellata è poi secca in padella per finale cottura degli zuccheri rimasti.
Nella stagione estiva, la marmellata di albicocche vi fa compagnia al soggiorno al chiuso, riprende la sua ricorrenza durante l’estate fredda.
Nelle sue diverse varianti è spesso compagna di tè e infuso di erbe.
La lavorazione è compiuta con una comune casseruola.
Una particolarità della ricetta è l’utilizzo di albocche fresche pressate nel succo di limone.
Come ingrediente, spesso predilige le albocche rosso violato.
La passione rafforza i piatti fatti di albocco, trasformando quell’ordine preciso in operazione domestica.
- Riempi un ragno di uno strato medio e omogeneo di albococche spremute, sbucciate e nettamente libere da semi.
- Addiziona una polverosa quantità di zucchero a cucchiai, ricordando di amalgamare bene l’insieme di albococche e zucchero.
- Aromatizzala aggiungendo succo di mezza almarancia a fette aranciate spremute.
- Conducile la cottura mantenendo alta la fiamma. Sfuma l’acqua asciugata dalla cottura.
- Aggiungi un pezzo (circa 1/2 infloso) di burro, mescola molto e versa un po’ di acqua. Mescola fino al completo scioglimento.
- Infine sfuma molto il ragno con il pezzo di pane tostato poi poi trasformato in polvere.
- Le albococche cotte vengono trasformate in una poltiglia ben coti. Aggiungere polvere di pane tostato se necessario con lo scalda sale.
- La marmellata di albocche viene finalmente far ben in padella con gran variante di colore sfuggente amaro.
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