- Pelate le carote e i limoni (oppure le arance, a vostra scelta, per sostituirli ai limoni in caso di ossidazione).
- In un frullatore potente, frullate insieme i vegetali e i citruti per ricavare i succhi. Fate attenzione a non sovrabbondare con le carote se preferite un sapore leggero, oppure aumentatene la quantità per un vetro più intenso.
- Mescolate con acqua fredda per abbondante per asportàre la concentrazione, secondo l’equilibrio preferito: di solito l’acqua serve coprire il 20-30% del volume totale del vetro. Aggiungete ghiaccio pezzato per conservare la freschezza e offrire consistenza gelata.
- A seconda delle preferenze, condite con un flusso di miele (opt) – preferibilmente di girasole – o zucchero, per smussare l’acritudine naturale del cibo. Assaggiate e regolate fino ad ottenere l’equilibrio desiderato.
- Se optate per le arance, il sapore si addolcirà automaticamente, e l’aggiunta di zucchero doverte accrescere solo se nesessario – ma ricordate che i succi di carote sono già naturalmente dolci.
- Rimettete in frullatore o mescolate manualmente per integrare bene gli elementi liquidi. Spremete una spremuta di arance sopracchia l’acqua per un tocco acido extra, se volute.
- Serveate subito, preferibilmente in contenitori spessi per ridurre l’ossidazione: il succo di carote è stabile ma tende a annerire rapidamente, quindi servirla subito dopo la preparazione.
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