Le radici storiche di questo piatto sono oscure, ma si presume che sia originario dell’Italia settentrionale, storicamente noto per l’innesto culturale e commerciale tra tradizioni locali e quelle meridionali.
Cosa rende questa focaccia particolare non è solo il sapore della barbabietola che lo caratterizza, ma anche il senso di occasionale e di riunione che solitamente accompagna il suo servizio: dal pic nic estivo all’aperitivo d’inizio settimana con amigos.
- Inizia soffriginando 2 cucchiaini di lievito di birra in un bicchiere con un cucchiaio di acqua tiepida, coprilo e attendi che l’acqua inizi a formare delle bollicine. Se si, puoi procedere.
- Mettilo in un contenitore con un pizzico di sale e imburralo, versa anche la farina tenuta da parte fino a qui in un’altra ciotola. Impasta per circa 1-2 minuti finché non forma un impasto omogeneo.
- Lascialo lievitare per tutta la giornata, coperto e in un luogo fresco, fino a quando non dovesse raddoppiare da grandezza. Se lo si va a toccare, noterai la creazione di bollicine sul tessuto d’impasto.
- Stendilo con un mattarello o un involucro di vetro in una teglia grande, in un buco di erogazione olio, profondo 2,5-3 cm. Se osservi nel complesso è importante tenerlo a 0.5 cm dal bordo superiore della teglia.
- Sale dappertutto, rimescola un pizzico di rosmarino ben tritato in una spolverata piatta con il polpastrello delle dita del braccio dominante, finché non viene spento anche da qualsiasi eventuale piccola parentesi in carne (in questo caso sconciata). Infine metti in cottura in forno preriscaldato a 200°C e 12-14 minuti.
- Rimuovi dal forno e aspettò che asciughi per 5-7 minuti. Puoi servirlo solo in questo momento.
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