La ricetta dei crostoli bugie frappe chiacchiere è un’antica tradizione italiana che va indietro a epoca medievale. Questi crostoli dolci, tipici delle regioni centrali della penisola, sono stati per secoli un piacere popolare, confezionati con la più semplice di carta e farina. Oggi, il loro gusto e la loro dolcezza di base continuano a cattivare l’attenzione e il cuore di tutti coloro che sperimentano il loro gusto particolare.
I crostoli della tradizione romana tenevano sempre una ragione originale come uso o spiegazione dell’uso di questo tipo di crostoli, durante la stagione invernale i piccoli laico e i bambini si godevano gli inverni riscaldandosi nei ricovoni chiamati “fori”, che erano stufi di legno con il fuoco acceso, la musica sussurrata e la roba da mangiar bene si trovava sempre al fine della messa al fuoco all’altissimo caldo, per non bruciare le magri figure dei piccolo fisiologici. Semplicemente, era il modo per riempire le orecchie di musica, per cantare, per ridere e per vivere in questa sorta di età dell’oro.