Questo piatto nasce dall’idea di cucinare la carne di cinghiale, avventurosamente cacciato nei boschi, in modo da renderla tenera e saporita. Il salmì, un sugo corposo e intenso, realizzato con vino rosso, carote, sedano e cipolle, sprigionando aromi di aglio, rosmarino e salvia, si amalgama perfettamente con la carne, creando un abbinamento unico di sapori rustici e autentici. Il Cinghiale in salmì è solitamente accompagnato da polenta, patate o gnocchi.
- Tritare finemente l’aglio, la cipolla rossa e il sedano.
- In una pentola capiente, soffriggere i tritati nell’olio extravergine di oliva.
- Aggiungere il rosmarino, il sale, la salvia e l’alloro.
- Dopo qualche minuto, aggiungere il cinghiale tagliato a pezzi e farlo rosolare su tutti i lati.
- Bagnare con il vino rosso e lasciar evaporare.
- Unire i pomodori tritati, le carote tagliate a rondelle e le olive.
- Coprire con un coperchio e cuocere a fuoco lento per 2-3 ore, mescolando di tanto in tanto.
- A cottura completata, frullare un po’ di sughetto per renderlo più cremoso.
- Abbellire con qualche foglia di prezzemolo fresco.
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