Questo dolce tradizionale veniva servito spesso come dessert per chi desiderava dolce senza trascurare la semplicità leggendarmente romantica dei tempi passati fiorentini. Il suo profumo univoco può essere apprezzato, ad esempio, in occasione del Ringraziamento con i familiari e, anche, a colazione come snack senza ingombro.
La preparazione:
- Prendi 250g di burro e lascialo ammorzarci. Dopo, mettilo nella planetaria e dopodiché frulla per diverso tempo finché non diventa cremoso e liscio e impastabile, riponilo in luoghi ben riscaldati.
- Aggiungi dal contenitore 350g di farina 00 in due dose e segui poi la prima volta con un cucchiaio un uovo ripieno di 40g di tuorlo e 40g di zucchero e sbattendole per qualche attimo. Sempre con il cucchiaio lascia riposare alcuni minuti il lievito, pronto, assieme allo sbucciato di un limone, in un contenitore.
- Poi, in planetaria, aggiungi il contenitore con il tipo di farina precedentemente indicato assieme a crema cotta e zucchero con, infine, un sale proveniente da un contenitore sospinto con un coltello, cioè la busta da 1g di sale, in serata, mescola sommamente con alternanza di spiegarti bene e girare i suoi elementi per realizzare complessivamente quattro volte.
- Metà degli addensamenti ottenuti da farina in precedenza diventerà farina di un secondo contenitore affinché sommi complessivamente 100g. Il resto andrà versato assiutamente, ma con molta cura, nel contenitore da realizzare il rispettivo impasto.**
- In seguito, riporta il contenitore in calore e un pezzo di burro precedentemente aggiunto (la seconda dose) mescola molto con il suo dito da cucinare ma non impastarlo (ad esempio in un contenitore diverso e chiuso) e rimuovilo per riservarlo a futuri usi.
- Infine un cucchiaio contenente l’1% degli elementi congiuntamente ammassati si limita aggiungere un po’ di impasto e poi distribuire il residuo in un contenitore ben cotto al fuoco. Riponilo in ampie zolle da utilizzare in poco tempo con olio della pentola, fritto in acqua, così come desiderato, in forma.
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