Per realizzare la ricetta Parafrittus (fatti fritti) nel modo migliore, è fondamentale utilizzare ingredienti freschi e di qualità.
Ecco l’elenco di ciò che ti servirà per ottenere un dolce gustoso e ben equilibrato.
Ingredienti per Parafrittus (fatti fritti)
burrofarinalattelievito di birralimonistruttouovavanillinazucchero semolato
Preparazione della ricetta
Come preparare: Parafrittus (fatti fritti)
La ricetta Parafrittus (fatti fritti) è un’icona dolce del Carnevale a Sardegna, un classico bomboloni con buco centrale, simile a Krapfen e graffe napoletane. Tra sapori dolci e aromatici spiccano il limone gratato, la vanillina e il tocco cremoso del burro o dello strutto. Caratteristici per la loro morbidezza interna, vengono gustati appena fritti, ancora caldi, cosparsi di zucchero semolato. La loro preparazione richiede pazienza: due lievitazioni consecutive per un risultato soffice, attenzione alle temperature del latte (tiepido per non danneggiare il lievito) e cottura in olio bollente a 180°C. Il piatto, legato a tradizioni e ricordi di antiche abitudini familiari, ritrae la quintessenza dei dolci stagionali mediterranei.
Separa tuorli e albumi. Monta i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una crema spumosa e chiara.
Incorpora la vanillina, la buccia di limone e il latte caldo (non bollente), poi lo strutto sciiolto e il burro fuso.
Aggiungi gradatamente la farina, alternandola con il latte e lo strutto rimanente. Sciogli il lievito di birra in un po’ di latte tiepido e mescolalo all’impasto. Assicurati una consistenza morbida e lievemente appiccicosa.
Copri il composto con un panno umido e lascialo lievitare in un forno spento con la luce accesa finché non raddoppia il volume.
Forma palline di impasto, primiti il centro con un dito per creare il buco e disporli su un canovaccio. Lasciali lievitare altri 60 minuti in un ambiente morbido.
Friggi le ciambelle in olio di arachidi scaldate a 180°C, rigirandole a frittura per doratura uniforme. Scolale su carta assorbente.
Cospargile immediatamente con zucchero semolato e servile calde. Per conservazione, congelali dopo il raffreddamento e riscaldatele in forno prima del consumo.
Per maggiori dettagli o varianti vai alla ricetta completa.
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