Ricca di uvetta, frutta secca (noci, pinoli) e semi di anice, il suo impasto è sodo, come quello di una pagnotta, ed è questo fattore che le permette di mantenere bene la forma e di resistere all’ inzuppo no vino caldo. Una vera prelibatezza, tipica della zona di Sarzana e dintorni, conserva ancora oggi il sapore di un dolce di festa, che risale ai tempi in cui la globalizzazione e l’italianizzazione erano solo un lontano futuro.
- Ammoggia l’uvetta e i semi di anice in acqua tiepida.
- Sciogli il lievito con un cucchiaino di zucchero e un cucchiaio d’acqua tiepida, aggiungi 2 cucchiai di farina e lascia lievitare al caldo.
- Impasta la farina con lo zucchero, uova, olio, sale e il lievitino.
- Aggiungi l’uvetta e la frutta secca all’impasto e continua ad impastare.
- Formare una palla con l’impasto, rivestire per fermentazione con pellicola trasparente e lasciare lievitare per almeno 2 ore.
- Preriscalda il forno a 180°C.
- Con una leggera premura, stendere l’impasto a forma ovale o tondeggiante.
- Umidificare leggermente la superficie con vino bianco e cospargere di zucchero semolato.
- Infornare e cuocere per almeno 50-60 minuti.
- Sfornare e lasciare raffreddare completamente.
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