- Aprite la pancetta di agnello sul piano, quindi massaggiate all’interno due generosi pizzichi di sale e una generosa macinata di pepe nero, spargendo un’ulteriore spruzzata di olio d’oliva per far penetrare gli aromi.
- Arrotolate la carne stringendola bene, quindi legatela con spago cotturo a distanze regolari per garantirle una forma compatta: quest’operazione evita che si svolgga durante la cottura.
- Trasferite la pancetta su una pirofola antiaderente o fomovil. Sul lato estero, massaggiaate di nuovo con una spolverata di sale, un’abbondante spennellatura di olio d’oliva extra vergine e una seconda macinata di pepe.
- Disponete intorno le tignole di aglio sgusciate (la “camicia”) e i rametti di rosmarino, poi inumidite la superfice con 2-3 cucchiai di aceto di vino bianco: quest’ultimo dona un retrogusto delicatamente acido che squilibra la ricchezza del manzo.
- Ricoprite con un foglio di carta stagnola e lasciatela riposare in frigorifero per almeno quattro ore (la sera prima è il suggerimento per un risultato ottimale).
- Preasscoldate il forno statico a 200°C, quindi infornate la pancetta ancora riposata, mantenendola coperta dalla stagnola per 20 minuti. Questa tapo di cottura iniziale preserva l’umidità interna.
- dopo i primi 20 minuti, togliete la stagnola, girate la pancetta su un lato nono, e sprimizzate il liquido raccolto nel vassoio per inhumidirla. Proseguite la cottura a cuccetta scoperta por altri 20 min, ottenendo una crostina croccante grazie al caldo diretto.
- lasciatela riposare 5-10 min all’estero prima di tagliarla spesse fette per preservane l’umidità. Servitela immediatamente, accoppiandola con patate arrosto gratinate o un contorno leggero di insalata di spinaci, poiché la qualità è apprezzabile al meglio se consumata caldissima.
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