La ricetta ricorda il mio viaggio alle Isole Eolie, dove ho avuto la possibilità di degustare questa delizia. Il gusto della Sarde a beccafico…evasioni Eoliane è accattivante e sfizioso, adatto anche a chi non ama particolarmente il pesce. La preparazione del piatto richiede alcuni passaggi specifici.
- Squamare le sarde semplicemente passandole con le dita, in quanto le squame sono molto leggere e facilmente staccabili; tagliare la testa e le pinnette, compresa quella dorsale, tirargli via le viscere e aprirle passando il pollice dalla pancia alla coda.
- Tirare via la lisca tagliandola sopra la codina, che va però lasciata.
- Lavarle man mano sotto un filo di acqua corrente, appoggiarle, se possibile, su una griglietta per farle scolare e poi asciugarle.
- Occupiamoci ora del ripieno: mettere un giro di olio in una padella, farlo scaldare leggermente, poi versarci dentro il pangrattato e farlo dorare a fuoco dolce, girandolo spesso.
- Tritare grossolanamente i pinoli e l’uvetta, sminuzzare finemente il prezzemolo e unire tutto al pangrattato, insieme ad un paio di cucchiai di zucchero; salare e pepare.
- Tagliare a metà le foglie di alloro nel senso della larghezza.
- Stendere un po’ del composto di pane sulla parte interna di ogni sarda e arrotolarla, cominciando dalla parte della testa fino alla codina.
- Disporle man mano su una teglia unta d’olio in maniera ravvicinata, con la coda all’insù.
- Spolverare col ripieno avanzato.
- Preparare un’emulsione, sbattendo velocemente con una forchetta, dell’olio extra vergine d’oliva con il succo di limone, lo zucchero restante e un po’ di sale.
- Infornare a forno già caldo a 180° per 20′.
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