La preparazione inizia con l’unione di farine e semola nel vaso della planetaria, assieme con acqua tiepida e pasta di riporto.
- Si inizia con la foglia a velocità bassa, aggiungendo la farina setacciata poco per volta e continuando con acqua e farina.
- Quando manca ¼ di farina e l’impasto è ancora morbido, si aggiunge il sale, si mescola bene e si completa l’immissione della farina, quindi si aggiunge l’olio a filo.
- Si fa incordare con la foglia a k, poi si sostituisce la frusta a gancio e si continua ad impastare a lungo finché non si incorda bene.
- L’impasto deve risultare morbido, poco appiccicoso e liscio, traslucido.
- Si toglie l’impasto dalla ciotola, si ungea leggermente un contenitore ermetico e si mette l’impasto, coperto con il coperchio, a lievitare dalle 2 alle 4 ore in forno spento con la luce accesa.
- Si riprende l’impasto, lo si mette sulla spianatoia ben spolverata di semola, lo si appiattisce delicatamente con il palmo della mano e si fanno le pieghe.
- Si fa lievitare ancora sulla spianatoia coperto con un panno, per un paio di ore.
- Si preleva un pezzo di pasta di circa 100-120 gr per la prossima volta.
- Si procede alla formatura, si mette in un canovaccio infarinato abbondantemente e si fa riposare coperto.
- Quando è quasi raddoppiato, si accende il forno su 250°C e si inforna.
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