- Il giorno prima prepara la pasta madre rinfrescandola: mescola 1 parte di Peppa con 1 parte d’acqua tiepida, lasciala a riposo per 4-6 ore.
- Al mattino, sciogli la pasta madre nel tepore dell’impastatrice con un gancio, usando 1-2 dl di acqua tiepida per farla amalgamare ai granuli.
- Incorpora gradualmente 1 kg di semola rimacinata di grano duro, unendola con movimenti lenti per evitare grumi. Aggiungi 15-20 g di sale misto alla farina quando il composto inizia ad appesantirsi.
- Continua l’impastatura con il gancio fino a ottenere una pasta lucida, leggermente attaccante, poi riponila in ciotola infarinata e coprila con pellicola per 4-6 ore in luogo tiepido. La lievitazione deve renderla leggermente gonfia.
- Dividi l’impasto in due porzioni uguali per formare pagnotte tondi, pronti alla “seconda lievitazione”: stendile su piano infarinato, cospargile di farina e incide la superficie con segni tradizionali (a X o cerchi) usando un rasoio affilato o un coltello unto di olio.
- Far riposare le pagnotte per 1-2 ore su teglie con carta forno coperte da un canovaccio, in ambienti caldi per ottimizzare la fermentazione.
- Sciogli il forno a 220°C (ventola spenta) 15 minuti prima di cuocere. Inforna le pagnotte, riduci la temperatura a 210°C e cuoci per 30-40 minuti. Controlla con uno stuzzicadenti: il pane è cotto se il punteruolo esce asciutto.
- Lascialo raffreddare su graticolo prima di tagliarlo. La crosta, se croccante, rivela la perfetta cottura che ne preserva la porosità interna.
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