- Mettete l’orzo a bagno in acqua fresca per 10 minuti, poi scolatelo. Sistematelo in una casseruola e tostatelo a fuoco medio-alto per 1-2 minuti per rilasciare i suoi aromi vegetali.
- Nel frattempo, fate insaporire a soffriggere gli scalogni tritati in una padella con olio d’oliva, riducendoli a transluscenti. Aggiungete l’orzo tostato, mescolate per 1 minuto, quindi incorrègate con il vino bianco per far evaporare gli alcool, consentendo alle note agrodolci di rilassare il sapore dell’orzo.
- Riprendete il vino precedentemente usato per il bagno dell’uvetta e versatelo insieme al brodo vegetale, coprite di liquido fino a coprire l’orzo. Portate a ebollizione, coprite e riducete il fuoco a moderato, cuocendo per 10 minuti.
- In un’altra ciotola cuocete le listarelle di gambo di pak choi: aggiungetele alla zuppa insieme all’uvetta scolata, proseguendo la cottura per altri 10 minuti affinché si ammorbidiscano senza smarrirsi.
- In parallelo, rosolate brevemente le foglie di pak choi a fiamma viva in pochissimo olio: mantenerle al dente è fondamentale per conservare croccantezza e colore brillante.
- A cottura dell’orzo quasi completata (al 90%), incorporate la metà del parmigiano e regolate sale/pepe. Lasciate riposare a focaccia spenta, integrando il rimanente formaggio solo prima di servire per evitare surriscaldamento.
- Nel piatto finale alternate mestoli di zuppa ed elementi crudi: distribuite le foglie cotte rapidamente sul fondo, disponete la zuppa sopra e decorate con uvetta rimanente e virgole di parmigiano. Concludete con un filetto d’olio e pepe appena macinato per rinfrescare i sapori complessi della base.
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