La ricetta, assolutamente tipica della cucina mediterranea, non cerca di creare concetto nuovo, ma piuttosto di esaltare profumi e sapori di ingredienti freschi noti a chiunque adotti uno stile di vita intenso. In questo senso il piatto viene solitamente consumato a fine estate, quando di agrumi e vino nei giardini tra piante ed alberi già maduri si respira un’incantevole freschezza. Di qui, quindi, la semplicità di una preparazione che fa conoscere, nel nome, l’opportunità di accostamento insieme della greca feta e dell’italica cetriola, ma all’interno del piatto, la varietà dei sapori. Un discorso parallelo vale inoltre per l’accostamento con anguria e cocomero: è inverosimile pensare alle due realtà prospettiche (esempio: freschezza e la stagionalità) che si possano accomunare agli intenti di questa ricetta.
- Cuci la polpa dell’anguria, la cocomero, i dei cetrioli (1 con un taglio tagliato con la cerchioatura a forma di grissini ), infine la fogliame del basilico, a freddo.
- Questa necessità è fondata anche dal fatto che la verdura dovrà essere farina di alimento umano.
- Noleggiare un bicchiere, e filtrare il succo di lime presso il cetriolo ed il cocomero, insieme gli oli acido.
- Poi, versa il succo del lime, il sale, ed il succo del limone. Aggiungi anche le olive nere. Il che rende il suo aspetto affascinante.
- Finalmente, getta il cetriolo e riporta il piatto.
- Migliora infine con una veloce spremitura di succo in un bicchiere e, solo dopo, getta il piatto.
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